lunedì 4 luglio 2011

Fare innovazione

Una notizia sul giornale, una nota azienda europea del settore aerospaziale ha presentato il progetto dell'erede del Concorde, 4 volte la velocità del suono (mica cazzi!) Parigi Tokio in 2 ore e mezza, emissioni zero bla bla bla….

Perché leggo queste notizie? Sono un MASCHIO hai presente? Del calcio non me ne frega niente… restano auto moto aerei barche e donne… poco altro.

Comunque, la ciliegina di questa notizia è la data prevista del primo volo… ho pensato, beh… se ci mette solo 2,5 ore anche se costa un botto, un giretto a Tokio me lo faccio volentieri, magari un fine settimana.

2050

No non 2050 euro di biglietto. Primo volo nel 2050, TRA QUARANTA (40) ANNI.
Praticamente il volo inaugurale lo fanno con il capitano Kirk, Spock, e il dottor McCoy. Ovvio che ho cestinato la notizia all'istante, ma poi ci ho pensato.

Questa cagata (l'anno) è la chiave per interpretare la notizia, e anche il punto di partenza per capire una cosa molto delicata. Cercherò di non entrare nei dettagli tecnici di certe cose, voi però cercate di seguirmi, la faccenda è seria.

Allora, al di là della trovata "spumeggiante" solo per farsi pubblicità, questi tizi hanno presentato ADESSO un aereo-razzo come l'erede del Concorde.
Vorrei far notare che il Concorde è un progetto degli anni 60. Primo volo nel 1969, è andato in pensine nel 2003 per "anzianità". Circa 30 anni di servizio. Un'auto diventa d'epoca dopo 25 anni…

Ora, permettetemi un piccolo parallelo con lo Space Shuttle, la navetta della NASA che antrà in pensione definitivamente quest'anno.
Lo Shuttle, è un progetto degli anni 70, primo volo 1981. Siamo nel 2011, 30 anni di onorato servizio anche per questo grazioso oggetto.

Cosa hanno in comune il Concorde e lo Shuttle? Non hanno un erede.

Non ce l'hanno perché quando era il momento di pensarci nessuno si è messo a studiarlo, o nessuno più in alto di lui lo ha finanziato per farlo (Bush aveva altro da fare).
Finchè la barca va… all'italiana direi, solo che in italia è cronico.
Finchè un oggetto è nuovo va bene non pensare al suo rinnovamento, ma quando l'oggetto in questione ha 15-20 anni forse sarebbe il caso di iniziare a studiare il suo rimpiazzo.

Nel mondo moderno si può produrre qualunque cosa in modo discretamente semplice. Si parte dall'idea, si fa uno studio di fattibilità, si progetta, si scelgono materiali e tecnologie da usare, si ingegnerizza la linea di produzione e il gioco è fatto.
In genere l'idea ti viene se sei un genio o se hai una discreta conoscenza in un settore. L'idea ti viene se sei stimolato, se sei curioso, se hai fantasia.

Se non sei stimolato, se pensi che l'avanzamento scientifico o tecnologico sono cose da film, se ti basta vedere il volantino di MediaWorld per parlare di HI-TECH… l'idea non ti verrà mai.

Il concetto è che lo STUDIO, la RICERCA, l'INNOVAZIONE non si devono fermare, perché se li fermi non riuscirai a farli ripartire in tempo per le future sfide.

Adesso saltate di palo in frasca come faccio io.

Io ho 35 anni e lavoro da quando ne avevo 20, continuo ad avere molte idee e anche se a volte mi sento vecchio e stanco (e non avrei tanta voglia di studiare nuovi linguaggi e nuove tecnologie per il mio lavoro) non mi sento ancora pronto per il pensionamento (e purtroppo non lo sono nemmeno per lo stato).

MA….

Ma sto pensando al mio erede. Nella mia vita mi è capitato di avere stagisti/e, apprendisti/e, sbarbatelli. Li ho addestrati meglio che potevo, li ho introdotti, stimolati a trovare le soluzioni, facendogli vedere i lati belli e brutti del lavoro. Facendolo mi sono divertito e ho ottenuto anche delle belle soddisfazioni.

E….

Ho un altro apprendista ora: Rocket ovviamente. Certo io sono solo un Senpai, e lui avrà altri maestri cui riferirsi, ma l'importante è che ci sto lavorando adesso.
Penso a lui adesso e a lui tra 10 anni, per capire come muovermi, come insegnargli, cosa consigliargli. Per trasmettergli quello che ho.

Allora mi chiedo: tutti quei giovani che in italia adesso hanno da 14 a 18 anni, che vedono come funziona il mondo, che se non hai conoscenze non sfondi, che l'università non serve, che per diventare qualcuno devi andare in tv, che futuro potranno avere? Che sviluppo potranno offrire?

I voli pindarici della mia fantasia vi hanno portato al malditesta? Che c\entrano il Concorde e lo Shuttle con i giovani teenager italiani?
C'entrano.
Loro dovevano essere i nostri/vostri eredi.

Girano tanti slogan sui giornali, ma non so se i giornali stessi poi spiegano la cosa.

La società italiana non ha un erede, perché quello che ha allevato (i giovani attorno i 30 anni di adesso) non hanno un lavoro, non faranno figli, non pagheranno contributi, e anche se li pagheranno non avranno una pensione.
Quelli di 20 anni si accorgono già che quelli di 30 sono nella merda, che l'università non serve e si abbandonano al proprio destino.
Quelli ancora più giovani si ritrovano con una scuola che è un colabrodo, potete immaginare il resto.

Tutti questi problemi, assieme al risanamento del debito pubblico (oltre il 116% del prodotto interno lordo) sono largamente ignorati dalla classe dirigente che governa l'Italia da 15 anni e più, quindi se magari tra qualche anno quella gente cambierà dovrà iniziare a farsi venire qualche idea, e poi dovrà studiare e progettare la soluzione.

Il primo volo? Data da definirsi.

Perché qui in Svezia una coppia di 20 anni può' avere 2 figli e i genitori sono all'università e comunque VIVONO?
Perché lo Stato ha soldi da spendere.
Perché lo Stato ha soldi da spendere?
Perché l'economia va bene e il Pil l'anno scorso è cresciuto di oltre il 7%, a dimostrazione che SI PUO' FARE.
Perché l'economia va bene?
Perché la burocrazia funziona, il governo sa gestire le cose o almeno ci prova, gli imprenditori hanno le palle e l'appoggio del governo, hanno voglia e possibilità di investire nelle alte tecnologie, si fa ricerca, si fa innovazione. L'innovazione viene esportata con grande ritorno economico e di immagine per il paese intero.

Adesso mi piacerebbe proprio che qualcuno mi smentisse, e lo dico con il cuore.

4 commenti:

simona ha detto...

caro marco, secondo me smentirti purtroppo non è possibile!
la risposta alla tua domanda a mio avviso è: nei paesi veramente democratici si pagano le tasse, che servono a garantire le fasce sociali più deboli (anziani, malati, o studenti ventenni con prole...). l'italia di oggi è solo superficialmente democratica, in realtà le professioni sono pressochè ereditarie (come nel medioevo...) e con la svolta di "destra" degli ultimi lustri lo stato sociale è stato disintegrato! benissimo avete fatto, a parer mio, a portare i vostri figli (e voi stessi) "in salvo". spero di riuscirci al più presto anche io!!!
un saluto a tutta la famiglia,
simona

Frans Halmsson ha detto...

Tu sei troppo avanti!
C'è gente che ti scrive un email per dirti chiamami.

Fiammetta ha detto...

"Perché leggo queste notizie? Sono un MASCHIO hai presente?"

Ma non sarà un cliché? Se non fossero condizionati da una certa educazione ai maschietti piacerebbero gli aerei più che alle femminucce?

Lo chiedo perché mi meraviglia il contrasto con questa frase, un po' antiquata e la sacrosanta voglia di innovazione che invece esprimi nel resto dell'articolo.



@Frans, forse non sono tanto tecnologicamente evoluta ma non mi sembra così insensato mandare una mail per farsi chiamare. Il mittente risparmia i soldi della telefonata e non disturba perché il destinatario della mail può scegliere di chiamare quando vuole.

Marco ha detto...

@Fiammetta: il MASCHIO è una macchina semplice, ha pochi neuroni, pensano sempre allo stesso modo... antiquato se vuoi, ma sai che funziona cosi e ti puoi fidare che non cambierà, non si romperà, e se si rompe lo butti (non si ripara).
Molto probabilmente l'italia è diventata così proprio perchè governata esclusivamente da MASCHI.
Io mi ritengo un esemplare particolare, ad esempio non me ne frega niente del calcio...
Non temere, mio figlio a 3 anni ha detto alla nonna "sono piccolo ma ne so parecchie sulle auto da corsa", e ne sa parecchio anche di aerei. Tendo ad ottenere gli stessi risultati (se non migliori) anche con la piccola Martina (3 mesi adesso, indottrinamento in corso).

Ti interpreto Frans che è sempre molto sintetico, conoscendo il tipo di cliente (italiano, tirchio, assolutamente incapace di descrivere tecnicamente un problema a voce, figurarsi per iscritto) e avendo io stesso avuto a che fare per anni con clienti della stessa risma, capisco.
Ti scrivono una email con gran fatica, "chiamami", così intanto la telefonata la paghi tu, poi a voce in qualche modo a forza di fargli domande capisci cosa vogliono.