martedì 16 agosto 2011

Invasioni da Sud (seconda parte)

Vi avevo lasciato alla fine della prima giornata a Stoccolma, scusate... i soliti ritardi tecnici...

Abbiamo trovato alloggio al Queen's Hotel, centralissimo, in Drottninggatan, zona pedonale da struscio (e in quei giorni era in programmazione il GayPride). L'hotel è molto consigliato alle famiglie, non ci sono troppi ninnoli, e poi la ragazza alla reception è così graziosa (è anche single) e merita farci 2 chiacchiere... ehm...

La mattina del secondo giorno Rocket mi sveglia alle 6.50. Vuole la colazione...
Tralasciamo le prime esclamazioni che mi scappano, provo a raccontargli che la colazione negli alberghi la danno più tardi.

R: "Ma io voglio la colazione".
Cerco di tergiversare, di spiegargli che è troppo presto (come sempre), lui prova a tirarmi giù dal letto, io mi aggrappo alla moglie che mi scalcia via (credo abbia bofonchiato "arrangiati" ma non si è capito bene), lui mi tira via le coperte e con le braccia tipo ruspa prova ad alzarmi di peso... insomma ad un certo punto non so come riesco a mandarlo via.
Va da qualche parte, nella stanza. Mi rilasso 5 secondi e sento che armeggia con qualcosa... Non so cosa... Boing! ... PIII! PIII! PIII! PIII!

L'allarme antincendio!!!!!!!!! AAAARRRRGGGGHHHHH!!!!!

Primo pensiero: "Rocket! COSA HAI FATTO???".

Giulia si alza in 0.1 secondi, e a male parole mi costringe a fare lo stesso. Mi vesto, recupero telefono e borsa della macchina fotografica (mia fedele concubina). Il tempo di raccogliere i pezzi fondamentali (soldatino forse colpevole, infante torpida), vestirli, e ci catafiondiamo giù per le scale.
Sul pianerottolo c'è coda. Salve... Buongiorno... Bei boxer eh... Tu con gli orsetti? Io ho gli aeroplanini... sempre con l'allarme che ti trapana le orecchie.

La gente che sta risalendo le scale (più veloci di noi perchè senza pargoli) porta la spiegazione: la levetta del tostapane si è incastrata impedendo alle fette di pane di venire su, e quindi il pane si è bruciato e ha fatto scattare l'impianto d'allarme.

Non l'ho spiegato a Rocket per non sentirmi dire "Il pane della colazione!!!".

Devo dire che quando ti accorgi che è successo qualcosa di semi-catastrofico (tipo qualcuno ha rovesciato un tavolino al bar, con bicchieri, piatti, cibo ecc.) e realizzi che tuo figlio non è il Responsabile ti senti davvero orgoglioso di lui. Anzi quasi ti penti di aver pensato male di lui (solo quasi), povero angioletto innocente (che di sicuro sta architettando qualcos'altro...).

Beh, guardiamo il lato positivo, almeno ci siamo alzati presto.
La giornata è stata dedicata a Gamla Stan, la città vecchia. E' questo il centro storico della città, accanto al palazzo reale. Offre buone possibilità di shopping, sia che cerchiate del buon artigianato della cultura Sami (ho trovato dei coltelli STUPENDI) sia che siate in cerca dell'Emporio delle Cazzate (cit. Davide).

I pupi, hanno ben pensato di farsi un pisolino verso ora di pranzo, ma essendo gli stupidi genitori sprovvisti di passeggini/carriole, hanno fatto un "pisolo itinerante" in giro per la città. Ho fatto 2 bicipiti...


A fine giornata, stanchi morti, in treno, questi due fenomeni antagonisti ci hanno offerto altre scenette esilaranti, tra cui una che ci ha fatto strabuzzare gli occhi:
G: "Posso prendere questa macchinina?"
R: "Quale?".
G: "Questa".
R: "Si certo, prendila pure".
(fino a 5 minuti prima si azzuffavano per un calzino sporco e puzzolente).

L'esperienza è stata ovviamente positiva, ha dato frutti inaspettati. Abbiamo fatto vedere agli svedesi cosa vuol dire avere dei figli Veri e non di plastica come i loro (quando andavamo in giro ci si riconosceva dal casino).

Credo che i nostri poveri ospiti siano stati un po' troppo "strattonati", li abbiamo stancati troppo, e quando sono tornati a casa credo abbiano parlato di divorzio... anche da noi! :D

Un ringraziamento particolare va alla zia Francy, che raccoglieva sempre le cose che seminavamo... tipo in giro per la città mi giro e vedo giulia che cammina in tutta libertà. Mi sovviene un pensiero. "Ehm, scusa... ma non ti sei persa la carrozzina?", "Credo l'abbia presa la Francy". Povera Martina, sempre l'ultima ruota del carro, nessuno si interessa mai di lei, anzi ce la dimentichiamo pure... d'altronde da fastidio come fosse uno zainetto... Che angelo!

Un abbraccio ancora dai PiccoliVichinghi.

2 commenti:

Fiammetta ha detto...

Esilarante! Però dài i bambini svedesi non sono di plastica, alcuni sono dei veri criminali.

Marco ha detto...

Non so, quando le maestre dell'asilo parlano di mio figlio sembra che sia un incrocio tra il figlio di Satana e il figlio di Tarzan... Mi sono convinto che i bambini svedesi nascono gia disciplinati e addestrati alla vita civile.